Le callosità

Hai dei dolorosi calli ai piedi, talmente dolenti che, ormai, ti costringono a zoppicare quando cammini?

Il dolore ai calli è così grande che non riesci già a metterti le tue solite scarpe, e questo ti impedisce di praticare anche la tua regolare attività sportiva?

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I calli, chiamati in gergo medico anche clavi, sono una naturale risposta del corpo ad una o più condizioni di iper-pressione, quasi sempre causate da l’uso di calzature non idonee e da difetti posturali mai adeguatamente corretti.

Leggi questa pagina per scoprire da cosa sono generate le callosità, la terapia medica che può eliminarle e, soprattutto, quello che dovresti fare affinché non si ripresentino mai più.

Cosa sono i calli?

i calli sono delle naturali protezioni della nostra pelle

I calli, chiamati anche clavi, oppure ipercheratosi, sono delle lesioni della pelle originate da un estremo tentativo del corpo di proteggere la sua stessa cute.

Questa protezione che genera il callo è dovuta ad uno stimolo pressorio anomalo, costante e prolungato nel tempo, che spinge i cheratinociti, cioè le cellule dell’epitelio responsabili della produzione della cheratina, a secernere una grande quantità della proteina che, strato per strato, forma una lesione dura e compatta, chiamata appunto callo.

Il callo è dunque una specie di ‘scudo’ della pelle per evitare di essere lacerata e lesionata nei suoi strati più profondi, in buona sostanza.

Oltre alla spiacevolezza estetica (aspetto trascurabile), i calli hanno però un problema ben più serio e funzionale: sono, di solito, estremamente dolenti, specie quelli che si formano sui piedi.

Il motivo di ciò è noto alla scienza già da molto tempo: l’aumento di spessore dell’epidermide dato dall’iper-produzione di cheratina, che forma il callo, preme e comprime in maniera anomala ed abnorme le terminazioni nervose superficiali che risiedono proprio sotto la lesione, provocando dunque un dolore acuto ed intenso, che si genera quando il callo è premuto (sia con le dita che col peso stesso del corpo, o la frizione della scarpa).

Questo dolore è spesso riportato dal paziente come insopportabile, quasi come una puntina da disegno che penetra la carne, che scompare però quando il callo non è più premuto o compresso.

Ciò impedisce al paziente di camminare regolarmente, oppure mettere alcuni tipi di calzatura.

Il dolore del callo è dunque, spesso e volentieri, portatore di una graduale modifica alla postura e alla camminata: il paziente, per non sentire dolore, modifica il suo passo e la sua postura, e ciò, alla lunga, comporta una serie di problemi muscolari collegati, sempre peggiorativi della condizione di partenza.

Perché si formano i calli?

Come detto poco in alto, la formazione dei calli è un naturale ed automatico processo difensivo del corpo ad uno stimolo pressorio abnorme e localizzato, che si ripresenta regolarmente nel tempo.

Il callo si forma per strati, grazie all’iper-produzione di cheratina da parte dei cheratinociti, le stesse cellule responsabili della continua crescita e rigenerazione delle unghie, dei capelli e dello strato corneo dell’epitelio.

la pianta del piede è particolarmente predisposta alla formazione dei calli

La formazione di un callo è un evento possibile in ogni parte della pelle del corpo, eccetto nelle mucose che, non avendo alcuno strato corneo (epitelio) non possono dunque produrre callosità.

L’iper-pressione di un punto della pelle che genera il callo può essere causata da svariati fattori e cause scatenanti, tra cui:

• L’uso di calzature non idonee (per forma o dimensione);
  
• Difetti posturali della volta plantare mai corretti adeguatamente (ad esempio, il piede piatto o il piede cavo);
  
• Malformazioni genetiche o deformanti delle ossa (ad esempio, il valgismo dell’alluce o l’artrosi);
  
• Particolari sport o attività fisiche con movimenti cadenzati e ripetitivi;
  
• Attività lavorative usuranti, spesso con alti carichi di fatica

In generale dunque, qualsiasi elemento esterno che frizioni o comprima regolarmente e/o costantemente una specifica parte della pelle del corpo è, solitamente, l’origine del callo.

Come appaiono alla vista i calli?

la terapia per i calli è esclusivamente meccanica ablativa

I calli sono riconoscibili quasi immediatamente anche da un occhio non clinico.

Appaiono come lesioni spesse e dure, dal colorito solitamente giallastro (ma che può variare anche in base al colore naturale della pelle del paziente), solitamente di forma tondeggiante, localizzati proprio nel punto dove vi è la costante iper-pressione o sfregamento.

Un tipo di callo particolare e che è clinicamente distinto da tutti gli altri è il tiloma, chiamato anche occhio di pernice.

Tale callo ha un’inconfondibile aspetto quasi perfettamente tondo, con una piccola macchia scusa al centro, che appare solitamente leggermente avvallato.

Che sintomi danno i calli?

il medico o il podologo possono limare le callosità anche avvalendosi di moderne frese rotative

La sintomatologia dei calli può variare di molto da lesione a lesione e da paziente a paziente.

Oltre alla sgradevolezza estetica (un parametro soggettivo, come tutte le problematiche estetiche), i calli vengono distinti tra doloranti e non doloranti.

Il livello di dolore che generano alla pressione, causato dalla compressione della terminazione nervosa a loro sottostante, discrimina il tipo di terapia eradicativa che può essere applicata al paziente.

Vi sono calli anche di grande dimensione ma totalmente indolori e calli di piccolo spessore ma estremamente dolorosi.

I calli definiti occhi di pernice (i tilomi) sotto i quali cresce una verruca, cioè una lesione da infezione del virus HPV, devono sempre essere trattati a prescindere dalla loro dolorabilità (comunque quasi sempre presente).

Perché i calli ai piedi possono essere così dolorosi?

una lama denominata 'sgorbia' è spesso usata per scavare le callosità

Come già accennato poco in alto, il dolore dei calli è dovuto all’aumento di pressione che l’ipercheratosi provoca sulla terminazione nervosa epiteliale, presente alla radice del callo.

Lo spesso strato di cheratina che compone il callo pigia sul nervo sottostante, che rimanda al paziente una sensazione di dolore acuto, intenso, spesso riportato come simile ad una puntura di una puntina da disegno.

Tale dolore si manifesta solo alla pressione del callo, quindi o durante la normale camminata oppure, non di meno, calzando determinate scarpe.

Il dolore del callo spinge naturalmente il paziente ad evitare di poggiare il piede sul punto dolente, oppure a modificare l’andatura per evitare lo sfregamento del callo sulla scarpa.

Questo, alla lunga, genera una serie di problemi (posturali, muscolari e anche scheletrici), che portano ovviamente a nuove condizioni patologiche, spesso di natura infiammatoria.

Come possono essere trattati i calli del piede?

l'occhio di pernice è il nome medico con il quale è conosciuto il tiloma

La terapia per i calli prevede due atti sanitari specifici, che dovrebbero essere erogati in coordinazione:

• L’indagine podologica necessaria ad individuare l’origine esatta dell’iper-pressione sul piede che ha generato i calli;
  
• Il trattamento curativo di riduzione dell’ipercheratosi, chiamato pedicure sanitaria

la pedicure sanitaria è necessaria per rimuovere i calli

L’indagine podologica è condotta dal Medico esperto in Podologia oppure da un Podologo, e si basa sulla raccolta della storia clinica del paziente, sull’analisi della sua postura e camminata e, non secondariamente, anche sull’analisi delle sue calzature.

Spesso è richiesto anche un particolare esame chiamato esame baropodometrico, necessario per valutare elettronicamente l’andatura e la camminata del paziente.

Eventuali difetti di appoggio plantare, come il piede piatto o il piede cavo, devono essere diagnosticati e, successivamente, corretti con la giusta terapia, che può essere conservativa (con l’uso di plantari anatomici su misura) oppure chirurgica, se vi è indicazione clinica a tal scopo.

L’obiettivo dell’analisi podologica è quello di riequilibrare l’appoggio plantare e riportarlo entro intervalli accettabili e uniformi di pressione, evitando dunque punti di maggiore forzatura che possono generare i calli.

Eventualmente, anche le scarpe possono essere sostituite, e il Medico o il Podologo possono prescrivere scarpe terapeutiche o particolari, come ad esempio scarpe preventive senza cuciture interne.

Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di eliminare l’iper-pressione da sfregamento delle scarpe sul piede, che può essere una delle cause della formazione dei calli.

Parlando delle lesioni callose già presenti, la loro rimozione è effettuata mediante la pedicure sanitaria, cioè quell’atto curativo (sintomatico) in cui il professionista sanitario asporta fisicamente l’ipertrofia dei calli, dando immediato benessere al paziente.

Cos’è la pedicure sanitaria per i calli?

il tiloma è un callo particolare, chiamato in gergo comune anche 'occhio di pernice'

La pedicure sanitaria è un atto medico-podologico, effettuato come terapia per la risoluzione di molte affezioni del piede, tra cui le callosità.

Viene eseguita da un Medico debitamente perfezionato in Podologia, un Podologo oppure in infermiere specializzato, sotto controllo medico.

L’obiettivo della pedicure sanitaria per i calli è quello di asportare, poco alla volta, lo strato di cheratina che forma la lesione callosa, decomprimendo dunque la terminazione nervosa sottostante e dando dunque immediato sollievo dal dolore.

Per far ciò, il professionista sanitario utilizza diversi strumenti appositi: particolari frese, lime, lame e rasoi, tutti ovviamente sterili.

Poco alla volta, con un lavoro di delicata maestria, l’operatore ‘scava’ la callosità, fino a che essa è opportunamente ridotta e non più in grado di congestionare la terminazione nervosa posta alla sua radice.

L’operazione di ablazione della cheratina è spesso agevolata dall’uso di speciali soluzioni topiche cheratinolitiche, cioè in grado di ammorbidire lo strato corneo iper-spesso che forma il callo, facilitando dunque la sua rimozione.

Tutta la pedicure sanitaria viene effettuata in modalità assolutamente indolore e senza anestesia: la callosità è priva di terminazioni ricettive del dolore, e dunque il paziente può rilassarsi e stare tranquillo durante tutto il trattamento.

La pedicure sanitaria fa immediatamente stare meglio il paziente che, senza più l’iper-pressione del callo, torna subito a camminare senza dolore, ma va ricordato che essa è un trattamento sintomatico.

Ciò vuol dire che, se non si interviene sulle cause scatenanti il callo, cioè l’iper-pressione anomala di una o più parti del piede, le callosità sono destinate a ripresentarsi periodicamente, rendendo dunque necessarie altre sedute di pedicure sanitaria.

Ma è possibile togliersi i calli da soli, a casa?

Teoricamente sì, è possibile, ma è sempre sconsigliato farlo.

Trattare le callosità è un atto sanitario vero e proprio, e pertanto dovrebbe essere eseguito solo da personale sanitario ben formato e preparato.

Piccoli calli non dolenti, in pazienti rigorosamente sani, possono essere ammorbiditi e ridotti con prodotti da banco comunemente reperibili in farmacia, ma calli dolenti, mal posizionati oppure insorti su pazienti a rischio (diabetici, pazienti linfatici o anziani) necessitano obbligatoriamente di una pedicure sanitaria.

Il rischio nel tentare di rimuovere i calli con modalità artigianali fai-da-te è quello di procurarsi lesioni importanti (alcune, da pronto soccorso), oppure infezioni batteriche anche serie, causate dall’impossibilità di utilizzare strumentazione sterile a casa.

Per i pazienti diabetici poi, il rischio di ferirsi accidentalmente (anche con piccole lesioni) non può essere assolutamente corso, visto che ogni ferita può trasformarsi, in brevissimo tempo, in una potenziale e pericolosa ulcera diabetica (scatenando il piede diabetico).

Discorso più o meno similare per i pazienti linfatici: anche nel loro caso, una piccola lesione può essere la perfetta porta d’ingresso per i batteri che, su un arto già indebolito a livello immunologico dalla stasi linfatica, può scatenare una pericolosa e dolorosa linfangite.

I pazienti anziani sono altresì obbligati a ricorrere obbligatoriamente alla pedicure sanitaria, senza tentare di eliminare i calli in autonomia (anche quelli più piccoli): invecchiando, la pelle dei piedi diviene più delicata e sottile, e il rischio di grandi ferite, provvedendo autonomamente alla riduzione dei calli, è molto elevato.

Per tutti questi casi clinici, ma anche per i pazienti giovani ed in buona salute, è sempre buona indicazione rivolgersi esclusivamente ad uno studio podologico per la rimozione dei calli.

Una pedicure sanitaria ha un costo irrisorio e garantisce sempre la sicurezza medica, in ambienti sanitari rigorosamente controllati, disinfettati e con operatori professionisti che lavorano esclusivamente con strumentazione sterile.

Dove posso rivolgermi per eliminare i calli?

i calli devono essere rimossi da un operatore sanitario (medico, podologo o infermiere sotto guida medica)

I professionisti sanitari giusti per diagnosticare le callosità e provvedere alla loro rimozione sono il Medico Podoiatra, cioè un Medico particolarmente esperto di Podologia, oppure il Podologo, cioè l’operatore sanitario non medico, ma comunque autorizzato ad intervenire a livello clinico sui piedi.

Solitamente, i due professionisti, spesso coadiuvati da infermieri esperti in Podologia dalla grande abilità manuale, collaborano assieme in uno studio podologico.

Un tempo, quando non veniva dato giusto valore alla Podologia e non era ancora stata istituita la figura del Podologo, la riduzione delle callosità era un lavoro considerato di basso livello, solitamente relegato nei centri estetici, in cui gli operatori venivano chiamati in maniera spregiativa ‘callisti’.

Fortunatamente, la moderna Medicina ha da ormai molti anni riconosciuto l’importanza fondamentale del benessere del piede, e la cura dei calli ora è eseguita dai giusti professionisti debitamente formati negli studi podologici.

È dunque a loro che ci si deve rivolgere per la pedicure sanitaria e la rimozione dei calli.

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