Sei un paziente diabetico, e ti sei ferito al piede (anche una piccola lesione)?
Dovresti sempre prestare la massima attenzione a qualsiasi ferita a piedi e gambe, poiché essendo diabetico, sei a rischio di una pericolosa e severa patologia conosciuta come ‘piede diabetico’.
Questa condizione patologica è la causa, nella sola Italia, della maggior parte delle amputazioni di arti: e parliamo di migliaia di casi ogni anno!
Ecco perché dovresti leggere questa pagina informativa sul piede diabetico e poi, nel caso ne avessi bisogno, ricorrere subito ad una visita medica specialistica vulnologica.
Che cos’è il piede diabetico?
Il cosiddetto ‘piede diabetico’ è un’alterazione a livello anatomico e funzionale del piede e, spesso, anche della gamba, causata da irreversibili modifiche vascolari e neurologiche, a loro volta scatenate dal diabete mellito.
Descrivendolo più ampiamente, il piede diabetico può essere considerato come una grave complicanza del diabete stesso, che può affliggere qualsiasi paziente diabetico indifferentemente dalla sua età .
Si manifesta come una ridotta capacità di cicatrizzazione delle lesioni (anche molto piccole) agli arti inferiori, che predispone all’insorgenza di gravissime ulcere, nonché di un’insensibilità diffusa a tutti i piedi, soprattutto alla pianta degli stessi.
Il piede diabetico affligge, statisticamente, circa il 15% di tutti i pazienti diabetici nel nostro Paese, ed è, purtroppo ogni anno, la prima causa assoluta di amputazioni degli arti.
Perché si manifesta il piede diabetico?
Il piede diabetico è causato non direttamente dal diabete mellito, ma da uno dei tanti danni che lo stesso fa al corpo, cioè la microangiopatia diabetica.
Il diabete, a lungo andare, deforma i vasi arteriosi del corpo, in particolar modo quelli delle estremità inferiori dello stesso.
Nello specifico, i vasi deformati e, pian piano, sclerotizzati (chiusi) dal diabete sono quelli chiamati Vasa vasorum, cioè i piccolissimi vasi arteriosi che riforniscono di ossigeno e nutrimento le terminazioni nervose di gambe e piedi.
Senza più il giusto nutrimento, i nervi dei piedi e delle gambe muoiono, e il paziente comincia a divenire insensibile alle estremità basse.
L’insensibilità è un problema, poiché è proprio il dolore che ci fa accorgere che vi è una lesione, o comunque un danneggiamento, nel nostro corpo.
Senza più la sensazione del dolore ai piedi, il paziente diabetico non si accorge quindi di tagli, ferite e contusioni, e dunque non riesce a medicarsi adeguatamente.
L’angiopatia diabetica, con la modifica dei vasi arteriosi e il ridotto apporto di sangue alle periferie del corpo, fa poi il resto, cosicché piccole ferite possano diventare, anche in breve tempo, delle ulcere estese, che non guariscono da sole ma anzi, sono propense ad infettarsi.
È difatti molto comune, per un paziente diabetico, sviluppare piccolissimi tagli al piede che, in pochi giorni, si espandono in enormi ulcere, ad una velocità sorprendente.
Il piede diabetico è un rischio costante per qualsiasi paziente diabetico, sia giovane e sia avanti con gli anni.
La microangiopatia diabetica non è curabile e non è prevenibile, ed è una certezza che esula dalla risposta alle terapie di controllo della glicemia.
Ecco perché i pazienti diabetici, di tutte le età , devono categoricamente seguire le buone regole di prevenzione e di controllo dei loro piedi, eseguendo la regolare pedicure sanitaria su base mensile, da un Medico esperto oppure un Podologo.
Prevenire e curare per tempo le ferite del piede, anche piccole, vuol dire salvare il paziente da guai ben peggiori, che possono portare anche all'amputazione delle dita, del piede o della gamba!
Da cosa è causato il piede diabetico?
Il piede diabetico è diretta conseguenza della microangiopatia diabetica, che lentamente modifica i piccoli vasi arteriosi che nutrono le terminazioni nervose degli arti inferiori (Vasa vasorum), e che parimenti peggiora l’afflusso totale di sangue ossigenato verso i piedi.
Chi sono i soggetti più predisposti all’insorgenza del piede diabetico?
Tutti pazienti diabetici, a prescindere dalla loro età , sono in pericolo di piede diabetico.
E questo perché il diabete, anche se tenuto sotto controllo dall’idonea terapia farmacologica, a lungo andare modifica sempre i vasi arteriosi, specie quelli degli arti inferiori.
Premesso ciò, com’è facile intuire i pazienti più a rischio sono i pazienti diabetici anziani, specie quelli che vivono soli (senza cioè nessuno che possa accorgersi di eventuali ferite ai piedi), e che prestano poca attenzione all’igiene e alla cura dei piedi.
Quali sono i rischi del piede diabetico?
la necrosi dei tessuti è la conseguenza delle ulcere diabetiche non curate tempestivamente
Le piccole ferite non medicate e non curate, complice il ridotto apporto di ossigeno e nutrimento tipico della condizione diabetica, sfociano presto in estese e profonde ulcere che, se non prontamente medicate con medicazioni idonee, s’infettano velocemente per attacco batterico.
In pochi giorni, la piccola ferita diviene così una piaga infetta e che non riesce a guarire, portando a rapida necrosi (morte) dei tessuti.
La necrosi comporta l’ovvia gangrena, con la putrefazione di una o più dita, di parte o dell’intero piede, a volte anche della gamba.
Se non curata per tempo con l’amputazione di tutti i tessuti ormai morti, l’esito finale della gangrena è l’inevitabile infezione del circolo ematico, con conseguente setticemia e morte.
È bene notare che tutto questo avanzamento di gravità del piede diabetico non avviene in mesi o anni, ma in pochi giorni.
Questo, unito al fatto che è estremamente difficile trovare Medici specialisti ferrati nella Vulnologia (cioè lo studio e la cura delle lesioni croniche) rende la patologia ancora più temibile.
Perché le ferite ai piedi dei diabetici diventano in poco tempo delle profonde ulcere?
Le ferite ai piedi dei diabetici non guariscono e si tramutano in ulcere per la mancanza di adeguato afflusso di sangue ossigenato, a sua volta causato dalla microangiopatia diabetica.
A livello medico, l’angiopatia diabetica rientra nella vasta lista delle aterosclerosi, poiché è tale a tutti gli effetti: le arterie, specie quelle degli arti inferiori, riducono progressivamente il loro lume (diametro), facendo dunque passare meno sangue.
Questo problema, nei grandi vasi, è bilanciato dal loro grande lume, mentre nei piccoli vasi periferici ciò si traduce spesso in una vera e propria sclerosi (chiusura) degli stessi.
Con poco sangue i piedi, già penalizzati normalmente poiché periferia estrema del corpo (dove il sangue ossigenato, di per sé, arriva di meno) vanno ancora già in sofferenza vascolare, e ogni piccola ferita può diventare una grande ed estesa piaga.
La mancanza di dolore del paziente, che non gli fa percepire le piccole lesioni, peggiora poi il tutto e complica le cure, che spesso vengono ritardate proprio perché il soggetto non si accorge di essere ferito.
Tutto ciò è spesso ulteriormente complicato dall’uso di calzature non idonee, troppo strette e scomode che, premendo contro le lesioni del piede (di cui il paziente non si accorge) peggiorano ancora di più la giù esigua vascolarizzazione, rendendo di fatto impossibile la cicatrizzazione delle ferite.
Il Medico indicato per la prevenzione e la cura del piede diabetico è il Chirurgo Vascolare perfezionato in Vulnologia.
Questo professionista sanitario si occupa specificatamente delle ulcere e delle ferite che, per diversi motivi, non guariscono, tra cui quelle diabetiche.
Solitamente, il Medico Vulnologo lavora nei grandi centri vulnologici degli ospedali attrezzati, in collaborazione anche con infermieri, Podologi e altri Colleghi formati proprio nel trattare le ferite ulcerative.
Come si diagnostica il piede diabetico?
Il piede diabetico in sé non ha bisogno di diagnosi: è una condizione certa e legata indissolubilmente al diabete.
Quindi, potenzialmente, tutti i pazienti diabetici hanno il ‘piede diabetico’, sebbene esso possa essere sintomatico o meno.
A livello clinico, comunque, si parla di sintomatologia del piede diabetico quando si verifica almeno una di queste condizioni:
- Il paziente ha perso, parzialmente o totalmente, la sensibilità ai piedi e alla parte bassa della gamba (caviglia verso il calcagno);
- Il paziente cicatrizza male le ferite ai piedi, anche quelle di piccola entità ;
- Il paziente sviluppa un’ulcera diabetica
Anche una sola di queste tre condizioni cliniche basta per diagnosticare un piede diabetico sintomatico.
Chiarito ciò, la diagnosi della sintomatologia del piede diabetico, in qualunque modo si presenti, è effettuata dopo una visita Medica, in cui il Clinico, aiutato anche dagli esami opportuni (sia ematici che strumentali, ad esempio l’elettromiografia degli arti inferiori) esegue una scrupolosa visita podologica e, sovente, anche neurologica e angiologica.
L’obiettivo è stabilire se il paziente è ancora in grado di provare sensibilità ai piedi, in particolar modo sulla pianta e sulla punta delle dita, se vi è la presenza di lesioni, sia piccole che severe, magari diventate ulcere.
Sovente, la visita è conclusa anche con un esame EcoColorDoppler arterioso, indispensabile per valutare l’afflusso di sangue ossigenato ai piedi, e si vi è la contemporanea presenza di un’aterosclerosi importante ai grandi vasi arteriosi che nutrono gambe e piedi.
Come si può curare il piede diabetico?
La patologia in sé del piede diabetico, essendo un’emanazione inevitabile del diabete, non è curabile.
Quello che è possibile fare, allo stato attuale della Medicina e della Chirurgia, è prevenire le lesioni ai piedi dei pazienti diabetici, con la giusta informazione sanitaria, nonché curare prontamente le ulcere diabetiche, nell’intento di preservare l’arto.
La prevenzione si basa su semplici regole di buon comportamento, facilmente eseguibili da tutti i pazienti diabetici, che pretendono la giusta cura, protezione ed igiene del piede.
La cura della ulcere eventualmente già sopravvenute è invece estremamente complicata, e richiede conoscenze e competenze profonde in Vulnologia.
Le ulcere diabetiche vengono curate esclusivamente da professionisti sanitari ultra-specializzati (solitamente, Chirurghi Vascolari, Chirurghi Plastici ed infermieri specializzati in Vulnologia), e richiedono medicazioni avanzate nonché frequenti e costanti sedute e controlli.
L’approccio della cura delle ulcere diabetiche è multi-disciplinare: richiede sia medicazioni idonee che, a volte, l’acceso chirurgico, spesso per tentare di rivascolarizzare il piede malato.
A volte, specie se l’ulcera è presa troppo tardivamente, la gangrena dei tessuti non consente altro che di salvare la vita al paziente procedendo all’inevitabile disarticolazione delle dita oppure, in casi gravi, all’amputazione parziale o totale del piede o della gamba.
In Italia, il piede diabetico è la prima causa, ogni anno, delle amputazioni degli arti.
Già solo questo dato dovrebbe far molto riflettere sull’importanza della prevenzione come primo, vero, atto salva-vita che tutti i pazienti diabetici dovrebbero sempre seguire.
Ogni anno, in Italia, mediamente oltre 2.000 pazienti diabetici subiscono un'amputazione, per via delle conseguenze del piede diabetico.
Questo altissimo numero di pazienti amputati potrebbe essere abbassato almeno della metà , se si divulgassero le opportune informazioni sanitarie di prevenzione, con la giusta formazione sia dei pazienti che, è il caso di dirlo, a volte anche dei Medici.
Qual’è la giusta prevenzione per evitare l’amputazione delle dita o del piede?
Come già detto in precedenza, gran parte delle amputazioni dovute a gangrena delle ulcere del piede diabetico sono evitabili, semplicemente con la giusta prevenzione.
Prevenzione che si basa su poche e semplici regole comportamentali e di buona igiene del piede.
Seguendo le regole qui di seguito, la statistica stima che almeno un 50% delle amputazioni annuali per via di un’ulcera diabetica e della relativa necrosi potrebbero essere evitate:
- Tieni ben puliti i piedi, con lavaggi quotidiani;
- Asciuga bene i piedi quando li hai lavati, anche con l’aiuto dell’asciugacapelli, se lo desideri;
- Evita i pediluvi, poiché portano a macerazione la pelle;
- Dopo averli ben puliti ed asciugati, idrata i piedi con una buona crema;
- Controllati bene i piedi, ogni sera, alla ricerca di ferite, anche piccole;
- Porta scarpe comode e preventive, senza cuciture interne;
- Effettua obbligatoriamente la pedicure periodica, esclusivamente da un Medico o un Podologo;
- A meno che tu non sia un Medico esperto o un infermiere altrettanto esperto, non tentare di effettuare la pedicure da solo: potresti tagliarti;
- Indossa sempre calze o calzini di cotone, possibilmente bianchi: si vedranno meglio le eventuali macchie di sangue delle piccole ferite;
- Non camminare mai scalzo, né a casa né sulla sabbia: potresti ferirti o scottarti, e non te ne accorgeresti;
- Proteggiti dalle zanzare in estate, con calze lunghe e repellenti;
- Appena noti una ferita ai piedi, anche se piccola, disinfettala e poi corri subito dal Medico
Seguendo queste regole, che proprio difficili da osservare non sono (e ci si arriva anche col buonsenso), potrai far scendere di molto la probabilità di sviluppare un’ulcera diabetica, e rischiare dunque l’amputazione.
Ricorda che il piede diabetico può manifestarsi a qualsiasi età , in qualsiasi condizione clinica: anche se sei ottimamente compensato con la giusta terapia farmacologica.
Dove posso recarmi per diagnosticare e curare il piede diabetico?
Il piede diabetico è una condizione particolare, che richiede enorme esperienza pregressa da parte del Medico e degli infermieri.
A prescindere dalla specialistica medica (che può variare, ma solitamente è competenza della Chirurgia Vascolare, della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e della Chirurgia Generale), è l’esperienza del Medico che è determinante per la giusta cura delle lesioni ulcerose diabetiche.
Devi quindi recarti in un centro vulnologico, cioè un centro specializzato proprio nella diagnosi e nella cura delle ulcere croniche, in cui operano Medici ed infermieri estremamente ferrati nella Vulnologia.
In alcune città , questi centri sono chiamati anche Centri del Piede Diabetico, e possono essere sia pubblici che privati.
Non dovresti recarti dal Medico di base per farti diagnosticare lo stato del piede diabetico: solitamente, i Medici di Medicina Generale non hanno le competenze adeguate per dare giusto supporto (che, spesso, deve essere immediato), e rimandano il paziente ad altri specialisti.
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Tutti gli articoli sanitari presenti in questo sito sono stati scritti da Medici, Podologi o informatori sanitari.
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Tutti gli articoli sanitari sono materiale originale, attendibile, verificato e inviato all'Ordine provinciale di appartenenza.
Nessun articolo è stato scritto, anche parzialmente, da un'intelligenza artificiale generativa.
Quindi ricorda che...
- il piede diabetico è una grave complicanza del diabete mellito e dell'incapacità dell'organismo di regolare adeguatamente i livelli di glucosio nel sangue;
- a lungo andare, elevati livelli di zuccheri danneggiano i Vasa vasorum, cioè le piccole arterie che nutrono i nervi degli arti inferiori;
- senza più sangue ossigenato, i nervi di gambe e piedi muoiono, causando l'insensibilità al paziente;
- il danneggiamento della micro-circolazione arteriosa degli arti inferiori e delle relative terminazioni nervose è chiamata micro-angiopatia diabetica;
- la micro-angiopatia diabetica, oltre a causare la completa insensibilità di gambe e piedi, peggiora l'afflusso di sangue ossigenato, rendendo difficile la cicatrizzazione delle ferite, anche molto piccole;
- senza più dolore e con una capacità di cicatrizzazione ridotta, il paziente diabetico è sempre in pericolo di sviluppare estese ulcere che non guariscono, che quasi sempre partono anche da piccolissime lesioni;
- le ulcere diabetiche si espandono velocemente, in pochi giorni, causando infezioni e, se non curate tempestivamente, necrosi;
- ogni anno in italia oltre 2.000 pazienti diabetici vengono amputati proprio per via della micro-angiopatia che genera il piede diabetico;
- molte delle amputazioni, parziali o totali, potrebbero essere evitate con la giusta profilassi e buone abitudini comportamentali;
- il paziente diabetico deve obbligatoriamente tenere i piedi puliti ed in ordine, effettuando mensilmente la pedicure sanitaria preventiva
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dai Medici e dai Podologi dello studio Piede Sano il giorno:
venerdì 19 gennaio, 2024
Lo Studio Medico Podologico Piede Sano è uno studio medico perfezionato nei trattamenti di Podologia e Podoiatria.
Fondato dalla Dott.ssa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare con grande esperienza nelle affezioni del piede e delle unghie, nello Studio Medico Piede Sano opera personale sanitario qualificato e competente per ogni problema della salute e del benessere del piede.
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