L’onicolisi, ovvero il distaccamento ungueale

Ti si è staccata improvvisamente un’unghia del piede, senza che nemmeno di abbia dato dolore?

Il distaccamento è stato parziale, cioè solo una parte dell’unghia si è staccata, oppure è stato totale?

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Il distaccamento dell’unghia, o meglio della sua lamina, è un episodio che può avere delle cause traumatiche o patologiche, e che deve essere adeguatamente indagato, poiché spesso sintomo di una malattia sottostante, a volte anche severa.

Leggi questa pagina per scoprire quando si stacca spontaneamente l’unghia di una o più dita del piede (onicolisi): le sue cause, cosa bisogna fare per evitare un’infezione e, soprattutto, da chi bisogna andare per farsi curare adeguatamente.

Che cos’è l’onicolisi?

In Podologia, per onicolisi s’intende il distaccamento, parziale o totale, della lamina ungueale dal suo letto (il letto ungueale).

Questo distaccamento avviene senza dolore, e solitamente comincia dal margine libero dell’unghia, cioè dal finale delle estremità del dito.

Com’è ovvio pensare, l’onicolisi non è una condizione normale: la lamina ungueale, in condizioni di buona salute, è tenacemente ancorata al leggo ungueale, e forma una struttura coesa e resistente alla parte finale del dito, rafforzando la presa e proteggendo il delicato derma (la pelle sottostante la lamina).

Quando l’unghia si distacca, quindi, è sempre il sintomo di un problema a monte, che deve dunque essere indagato.

L’onicolisi è un sintomo che può affliggere sia le dita dei piedi che delle mani, e sembrerebbe affliggere in maggiore percentuale le donne, ma i motivi di questa preferenza statistica non sono ancora noti alla scienza.

Com’è fatta l’unghia?

L’unghia è la parte finale delle dita umane, che ricopre il dorso del polpastrello e serve per migliorare la presa e proteggere la delicata pelle della punta delle dita.

Anche se all’apparenza sembra unica, in realtà l’unghia è composta da varie parti, che formano comunque una struttura coesa, così composta:

Lamina, è la parte dura dell’unghia, trasparente, formata da cheratina indurita, che è l’unica ben visibile (quando l’unghia è sana);

Matrice, è la parte dell’unghia a forma di U che genera la lamina;

Letto ungueale, è il tessuto ricco di collagene che incolla la lamina all’unghia;

Perinichio, il solco periungueale dove s’inserisce la lamina;

Iponichio, lo strato che separa il letto ungueale dal polpastrello, dove l’unghia si distacca (il margine libero), e dove viene tagliata durante la manicure o pedicure;

L’eponichio, chiamato anche cuticola, il leggero strato corneo che ricopre la parte marginale della lamina

La crescita dell’unghia è continua e parte dalla matrice che, lentamente, spinge la vecchia lamina verso il margine libero, che viene tagliato periodicamente durante la normale toletta.

In condizioni di normalità, la lamina scivola sul letto ungueale ma rimane ben salda ad esso, senza distaccarsi.

Perché avviene il distacco dell’unghia?

l'onicomicosi è una delle cause principali del distaccamento dell'unghia

Essenzialmente, l’onicolisi può avvenire per due cause principali:

• Per un trauma, che ha danneggiato lamina, letto ungueale e/o anche la matrice;
• Per una patologia sottostante, che ha alterato la normale aderenza della lamina al suo letto

Il trauma è l’evento più frequente: l’unghia che rimane vittima di un incidente, ad esempio una contusione, subisce un danneggiamento delle sue strutture, con l’esplosione dei vasi superficiali del derma (che si trova sotto il letto ungueale).

Il risultato, oltre all’ovvio dolore post-trauma, vi è l’insorgenza di un diffuso ematoma sub-ugueale che, gonfiando il letto, porta al distaccamento la lamina.

Questo genere di onicolisi, se la matrice non viene danneggiata, è sempre benigno: dopo il distacco dell’unghia, che avviene naturalmente dopo qualche settimana dall’incidente, la matrice comunque comincia a produrre nuova lamina e, nel caso di assenza di lesioni importanti, la ricrescita si completa in circa 4-6 mesi (il doppio almeno per le dita dei piedi).

A volte il distaccamento della lamina è parziale, mentre in altri casi vi è un danneggiamento anche della matrice, che rende la ricrescita dell’unghia dismorfica, quando non del tutto assente.

L’onicolisi dovuta invece a condizioni patologiche può avere svariati fattori scatenanti, a seconda della malattia che sta danneggiando i tessuti ungueali.

Tra le cause predisponenti, possiamo citare:

• L’onicomicosi, ossia l’infezione dell’unghia da parte di particolari funghi dermatofiti;
  
• La psoriasi;
  
• La dermatite cronica;
  
• Un particolare e grave stato di anemia;
  
• Il diabete mellito e la sua micro-angiopatia diabetica;
  
• Alcuni disturbi tiroidei;
  
• La sifilide non curata;
  
• La sclerodermia;
  
• Il melanoma;
• Alcune terapia farmacologiche particolarmente provanti;
  
• Cure antibiotiche prolungate e pesanti

Questa è solo una breve lista di tutte le cause predisponenti l’onicolisi, ma esiste una particolare forma di distaccamento dell’unghia che non è associata a nessuna causa certa ed identificata.

In quel caso, si parla di onicolisi idiopatica, ed è una forma che colpisce quasi esclusivamente le donne.

Come si manifesta l’onicolisi?

Negli stadi iniziali del distacco, la lamina ungueale sembra divenire più spessa, più biancastra/giallognola ed opaca.

A volte, specie se l’onicolisi è data da una micosi, tale colore può virare sul verdastro/scuro, segno evidente della produzione di materiale di fermentazione mitotica sotto la lamina.

Nel caso l’onicolisi sia causata da un trauma, la lamina apparirà dopo poco tempo dall’incidente sempre più rossastra e poi scura, per via dell’ematoma sub-uguale che si creerà in seguito alla distruzione dei vasi del derma.

Dopo più o meno tempo, a seconda della causa scatenante dell’onicolisi, la lamina comincerà a sollevarsi sempre di già dal suo letto, e il margine libero apparirà sempre più con forme irregolari.

Il distacco della lamina può avvenire parzialmente o totalmente, e la superficie della stessa, poco prima della caduta, spesso rivela degli avvallamenti (definiti comunemente ‘unghia a grotta’), dando all’unghia un aspetto innaturale.

Solitamente il distacco della lamina dal letto è indolore, in quanto lento o progressivo, tuttavia può essere chiaramente percepito come doloroso dal paziente se esso è brusco e frutto di causa esterna, come ad esempio la lamina che rimane impigliata in una calza e viene rapidamente strappata.

Non sono rari i casi di formazione di infezione nel letto ungueale, con l'nizio di un ascesso sub-ungueale: in questo caso, il dolore è solitamente elevato, con la presenza di materiale purulento che, se non trova una vita di spurgo naturale, aumenta considerevolmente la dolorabilità.

Come viene diagnosticata l’onicolisi?

La diagnosi dell’onicolisi è essenzialmente clinica, e necessita di una visita podologica, eseguita da un Medico o un Podologo.

Il distaccamento dell’unghia è facilmente identificabile dal professionista sanitario, che però potrebbe prescrivere esami specifici, atti più che altro ad indagare sulle cause che hanno portato alla perdita della lamina.

Ad esempio, il Medico potrebbe ipotizzare un melanoma subungueale, e provvedere quindi all’analisi in laboratorio di un piccolo frammento di derma, asportato in anestesia locale per mezzo della biopsia.

Come può essere curata l’onicolisi?

Il trattamento dell’onicolisi è strettamente legato alla risoluzione della causa che ha generato il distacco dell’unghia.

Per i traumi che non hanno però danneggiato la matrice, il trattamento d’urgenza è praticare impacchi freddi sull’unghia danneggiata, per attenuare il dolore e ridurre il naturale edema, dato dall’esplosione dei vasi del derma.

Oltre a questo, in caso di esito negativo ad eventuali fratture dell’osso, non vi è molto altro da fare, se non aspettare la naturale formazione dell’ematoma e il distaccamento della lamina, che di solito avviene nelle settimane successive al trauma.

Eventualmente, il distaccamento può essere agevolato dal Podologo o dal Medico, che possono provvedere alla delicata rimozione della lamina (o delle parti di essa) comunque destinata a cadere.

Senza traumi o danneggiamenti della matrice ungueale, di solito la ricrescita dell’unghia, in paziente sani e giovani, si completa in circa 10-12 mesi, per le dita dei piedi (meno vascolarizzate rispetto a quelle delle mani).

Il trattamento con la lancia la plasma, eseguito dal Medico o dal Podologo, può velocizzare questa ricrescita, stimolando la produzione di cheratina grazie ad un maggiore richiamo di sangue ossigenato.

Nel caso di danneggiamenti alla matrice, la ricrescita dell’unghia potrà essere dismorfica, parziale oppure del tutto assente, a seconda dell’entità del danno alle cellule che compongono la matrice stessa.

Nel caso di onlicolisi dovuta ad una precedente onicomicosi, è necessario eseguire la pedicure sanitaria per asportare qualsiasi traccia di tessuto infettato dal fungo.

Il letto ungueale deve essere debitamente pulito (per mezzo di apposite frese e farmaci topici antimicotici), sperando che la micosi non abbia già danneggiato irreversibilmente la matrice.

Il trattamento sanitario per la pulizia del letto ungueale può richiedere alcune sedute podologiche, e solitamente al paziente è prescritta, tra una seduta e l’altra, l’idonea igiene quotidiana con detergenti antimicotici.

Anche in questo caso, la tecnica della lancia al plasma è utilizzata, negli studi podologici di alto livello, per distruggere tutti i tessuti infettati dal parassita e, al contempo, migliorare la vascolarizzazione, e di conseguenza velocizzare la ricrescita dell’unghia sana.

Nel caso di melanoma subungueale, è imperativo provvedere alla biopsia del letto ungueale, stabilire l’esatta stadiazione del melanoma e, di conseguenza, l’idoneo intervento chirurgico necessario alla sua eradicazione.

In ogni caso, a prescindere dall’origine del distaccamento dell’unghia, sarà necessario, per il paziente, provvedere a frequenti controlli e pedicure sanitarie durante tutto il tempo di ricrescita della lamina.

A chi posso rivolgermi se noto il distacco spontaneo dell’unghia?

Se la tua unghia del piede si è staccata spontaneamente, non devi perdere tempo, e devi recarti subito da un Medico esperto in Podologia (un Medico Podoiatra o anche un Medico Dermatologo) oppure, alternativamente, da un Podologo.

Sono difatti loro i professionisti autorizzati a diagnosticare la patologia originaria e ad intervenire con i trattamenti sanitari, tenendo però a mente che il Podologo, non essendo un Medico, ha un campo d’azione più limitato di quest’ultimo, e potrebbe rimandarti pertanto ad un Clinico, nel caso notasse una patologia non di sua pertinenza (ad esempio, un melanoma sub-ungueale).

Di solito, negli studi podologici di alto livello, vi sono sia Medici perfezionati che Podologi, in grado di cooperare tra di loro per trattare ogni affezione alle unghie senza rimandare il paziente in altri ambulatori.

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