Ti sta uscendo pus da un’unghia, e questo ti causa estremo dolore, sia al tatto che alla camminata?
L’ascesso ungueale di un dito del piede, chiamano in gergo medico paronichia è l’apice di un’infezione batterica che, nella quasi totalità dei casi, a sua volta è stata generata dalla lesione che un’unghia mal tagliata ha provocato nella pelle.
Il dolore dell’ascesso all’unghia di un piede è raramente sopportabile, e spinge il paziente a cercare urgenti cure mediche.
Leggi questa pagina per scoprire da cosa è dipeso l’ascesso dell’unghia, perché esce il pus e cosa puoi fare per trovare subito beneficio.
Che cos’è la paronichia?
La paronichia è il gergo medico che identifica un’infezione periungueale, cioè dei tessuti dermici a contorno dell’unghia.
Si può manifestare indistintamente in entrambi i sessi e a qualsiasi età , e può affliggere sia le dita delle mani che dei piedi.
drenaggio di un ascesso subungueale con granuloma
Come tutte le infezioni, è causata da un attacco batterico che ha sopraffatto il sistema immunitario, penetrato nella cute che circonda l’unghia in seguito a piccole ferite o micro-lacerazioni.
Nello specifico, i batteri maggiormente responsabili dell’infezione sono Staphylococcus aureus, streptococchi, Pseudomonas, Klebsielle e Neisserie.
Anche alcuni funghi, seppur meno abitualmente, possono partecipare all’infezione, e tra questi è presente la Candida albicans.
Specie nelle unghie dei piedi, a volte l’infezione parte come micotica, cioè causata dai funghi parassiti, per poi essere peggiorata dall’infiltrazione batterica.
Sebbene, come detto poco in alto, la paronichia può affliggere indistintamente sia dita delle mani che dei piedi, in quest’articolo ci focalizzeremo specificatamente sulla sua manifestazione podologica.
Perché le unghie dei piedi s’infettano?
Il motivo principale della paronichia e dell’ascesso alle unghie del piede è dato da una pedicure scorretta, che ha causato un’onicocriptosi, cioè un’unghia incarnita.
La lesione che provoca la ricrescita dell’unghia mal tagliata, oltre ad essere molto dolorosa, è un’enorme porta d’accesso per i batteri che, in assenza di cure adeguate, possono colonizzare la ferita e dare origine all’infezione.
L’ambiente umido e buio del piede, quasi sempre tenuto dentro una scarpa, non facilita il ricambio d’aria e agevola la colonia batterica, a cui può associarsi anche la sovra-infezione micotica.
Alcune volte, la lesione che da origine all’ascesso è dovuta all’uso di calzature non idonee, che fanno sfregare le dita dei piedi in maniera non consona su superfici dure e con cuciture interne, e questo da origine alle micro-lesioni da cui accederanno poi i batteri.
Anche piccoli tagli dovuti ad una pedicure maldestra possono essere l’inizio dell’infezione, comprese le micro-lacerazioni invisibili ai nostri occhi.
Il dito dell’unghia infetta diviene rosso, caldo, dolente al tatto, con un particolare gonfiore proprio nella zona periungueale, cioè ai bordi dell’unghia con il derma.
La formazione di una bolla di pus, a volte di grandi dimensioni, dal colorito giallognolo/verdastro e maleodorante, è il risultato della risposta immunitaria del corpo, che tenta di arginare l’infezione.
L’ascesso dell’unghia malata, specie se il pus non riesce a fuoriuscire spontaneamente, causa un enorme dolore al paziente, che gli impedisce spesso non solo di camminare, ma anche di indossare calze e calzature in generale.
Ci sono fattori predisponenti alla paronichia?
Sì, alcuni soggetti sono più portati di altri alle infezioni delle unghie.
Tutti i pazienti immunodepressi, ad esempio, sia cronici che momentanei, vedono le loro difese immunitarie notevolmente abbassate rispetto alla media, col conseguente rischio di essere più propensi alle infezioni batteriche e micotiche.
Anche i pazienti diabetici, per via della nota microangiopatia diabetica, sono soggetti particolarmente predisposti alle infezioni delle unghie.
Pazienti che soffrono di psoriasi o di frequenti dermatiti ai piedi sono altresì particolarmente suscettibili alle infezioni occasionali batteriche, che possono portare lo sviluppo della paronichia.
I pazienti con infezioni micotiche trascurate (l’onicomicosi) sono soggetti particolarmente appetibili per i batteri, che spesso hanno buon gioco nel colonizzare l’unghia già debilitata dai miceti, ed iniziare quindi l’infezione che diventerà purulenta.
il dolore causato da un ascesso periungueale non è sopportabile, e spinge quasi sempre il paziente a ricorrere a cure podologiche non differibili.
Il dolore pulsante, caratteristico di ogni ascesso (non solo quello periungueale) diviene insopportabile quando il paziente è in posizione ortostatica, mentre si affievolisce quando il paziente è invece in posizione di scarico, a letto.
Questo, per l'ovvia circolazione venosa e l'inevitabile forza di gravità .
Cosa sono i batteri piogeni?
In Medicina, si definisce un batterio ‘piogeno’ quando questo da origine ad un’infezione capace di creare del pus.
La lista dei batteri piogeni è molto lunga, ma i principali responsabili dell’ascesso ungueale sono lo Staphylococcus aureus, lo Staphylococcus epidermidis e lo Streptococcus pyogenes.
Nella maggior parte dei casi di paronichia, l’agente eziologico scatenante l’infezione è compreso in una di queste tre grandi specie batteriche.
Quali sono i sintomi dell’infezione dell’unghia?
L’infezione ungueale che origina la paronichia è facilmente identificabile durante una visita podologica, poiché i suoi sintomi sono ben precisi.
La zona periungueale del dito malato, che nella maggior parte dei casi è l’alluce, diviene rossa, rigonfia, dolente al tatto e allo sfregamento.
Se la paronichia è causata da una pedicure scorretta, il Medico o il Podologo potranno facilmente constatare l’eccesso della lamina oltre il letto ungueale, con la conseguente lacerazione del derma.
L’ascesso, dall’aspetto giallognolo o verdastro, si localizza generalmente verso il punto originario della lesione, sempre sul bordo periungueale, e può arrivare a dimensioni notevoli.
Se sollecitato proprio nel punto della risacca di pus, spesso anche solo sfiorandolo, il paziente prova un dolore lancinante, tipico degli ascessi non opportunamente drenati.
Se l'unghia incarnita che ha causato l'ascesso è in essere da molto tempo, è possibile che ai lati dell'unghia si formi un granuloma periunguale, cioè un tessuto di granulazione (fibrotico) duro e compatto, formato essenzialmente da cellule del sistema immunitario, naturale risposta estrema del corpo che tenta così di arginare l'espansione batterica verso i tessuti profondi.
Come si diagnostica l’accesso ungueale?
Per diagnosticare una paronichia acuta dell’unghia del piede, è sufficiente una visita podologica, eseguita da un Medico Podoiatra o un Podologo.
L’ascesso periungueale ha sintomi ben evidenti, inconfondibili per uno specialista sanitario del piede.
Come ogni ascesso, anche quello periungueale deve essere opportunamente drenato.
Il drenaggio è eseguito delicatamente, sollevando parzialmente la lamina dell'unghia e facendo uscire il pus, eventualmente assorbendolo con cotone sterile.
Il drenaggio dona subito immediato benessere al paziente, ma a volte la zona iper-infiammata è troppo sensibile sia per procedere all'onicectomia, sia per praticare l'anestesia locale.
In questi casi, al paziente è prescritta una cura antibiotica di qualche giorno, per permettere al dito di sgonfiarsi un po' e procedere poi alla terapia chirurgica di rettifica della lamina incarnita.
Paronichia acuta o cronica?
granuloma periungueale in suppurazione
L’infezione periungueale della paronichia può presentarsi con una fase acuta (la più comune) oppure cronicizzare, dando origine dunque ad un’infiammazione permanente del dito.
La cronicizzazione della paronichia è spesso causata dalla cattiva igiene personale e dalla trascuratezza del paziente a non cercare tempestivamente cure podologiche corrette ed efficaci.
se presente suppurazione (pus) è necessario provvedere al drenaggio dello stesso durante la pedicure curativa
Nella cronicizzazione della paronichia, si assiste quasi sempre alla formazione di un granuloma periungueale: una fisiologica (ed estrema) risposta del corpo all'attacco batterico non curato, che forma un tessuto duro e fibrotico al lato del dito.
Tale tessuto non è un buon segno poiché, se non rimosso, l'eccesso fibrotico tenderà a far incarnire nuovamente la lamina ungueale, alimentando così perennemente la lesione e l'infezione.
Come si cura l’ascesso dell’unghia?
La cura della paronichia acuta è sia medica che, a volte, chirurgica.
In caso di evidente ascesso, il Medico o il Podologo devono necessariamente rimuoverlo, provvedendo alla procedura di drenaggio.
Essa è solitamente effettuata senza incisioni, mediante il sollevamento dell’unghia e lo spurgo del pus.
Tale procedura è spesso eseguita in anestesia locale, poiché l’ascesso è sovente impossibile anche solo da sfiorare per il paziente.
Ovviamente, in caso di paronichia causata dall’onicocriptosi, è necessario provvedere alla rimozione del pezzo di lamina che ha causato l’infezione.
Solo in casi molto rari, che generalmente coincidono con una paronichia cronica e trascurata per anni, vi è indicazione alla rimozione dell’unghia.
Il trattamento chirurgico è poi completato con l’adeguata cura farmacologica, a base di antibiotici (sistemici e locali), particolari detergenti antisettici e, nel caso che il Medico abbia il sospetto anche di una sovra-infezione micotica, ovviamente anche antimicotici.
Ci sono rimedi casalinghi per l’ascesso all’unghia?
No: l’ascesso ungueale della paronichia è un’affezione che deve essere trattata e curata professionalmente, da un Podologo oppure un Medico Podoiatra.
L’ascesso deve essere rimosso esclusivamente in uno studio medico, con strumentazione sterile, e seguita da adeguata medicazione.
Se l’ascesso è causato da un’unghia incarnita, è altresì necessario agire sulla causa scatenante, cioè la rimozione della lamina che ha lesionato la pelle e originato l’infezione.
Tutti trattamenti impossibili da eseguire a domicilio, e che devono essere effettuati da un Medico o un Podologo.
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Quindi ricorda che...
- l'ascesso ungueale è un'infezione purulenta dell'unghia, causata da una lesione colonizzata dai batteri cosiddetti piogeni;
- solitamente, l'ascesso ungueale si manifesta nelle condizioni di onicocriptosi, cioè il nome medico dell'unghia incarnita;
- alcuni ascessi possono svilupparsi anche in seguto ad infezioni micotiche dell'unghia;
- l'ascesso è un'infezione molto dolente, che porta a gonfiore, rossore e infiammazione diffusa dell'unghia e del dito;
- se l'ascesso trova una via d'uscita da sotto il letto ungueale, si ha la fuoriuscita di materiale purulento e maleodorante;
- l'ascesso ungueale richiede sempre visita e cura medica, e non può essere risolto a casa;
- la terapia per l'ascesso ungueale è il drenaggio del pus, l'eventuale asportazione della lamina ungueale che sta causando la ferita infetta e, non di rado, anche cura antibiotica;
- l'acesso subungueale cronicizzato può dare origine ad un granuloma periungueale;
- il granuloma periungueale alimenta l'infezione poiché è facilmente lesionato dalla crescita della nuova lamina
Quest'articolo è stato revisionato ed aggiornato dai Medici e dai Podologi dello studio Piede Sano il giorno:
venerdì 19 gennaio, 2024
Lo Studio Medico Podologico Piede Sano è uno studio medico perfezionato nei trattamenti di Podologia e Podoiatria.
Fondato dalla Dott.ssa Luisella Troyer, Chirurgo Vascolare con grande esperienza nelle affezioni del piede e delle unghie, nello Studio Medico Piede Sano opera personale sanitario qualificato e competente per ogni problema della salute e del benessere del piede.
Nello studio, sito in Milano in Via della Moscova 60, un'intera equipe composta da Chirurghi, Podologi ed infermieri specializzati in Podologia opera quotidianamente per risolvere i più comuni problemi del piede e delle unghie, come ad esempio l'onicocriptosi (l'unghia incarnita), l'onicomicosi (l'infezione micotica delle unghie), le callosità e gli occhi di pernice.
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Lo studio è inoltre specializzato nell'assistenza podologica per pazienti anziani e diabetici, sia con pedicure preventiva che pedicure curativa.