L’ematoma subungueale

Hai avuto un incidente ad un’unghia del piede, ad esempio vi è caduto sopra un peso, o hai comunque sbattuto da qualche parte?

Noti che l’unghia sta diventando nera e, oltre all’ovvio indolenzimento, hai paura che possa esserci qualche altro problema?

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L’ematoma del letto ungueale è un fenomeno fisiologico quando l’unghia, sia di piedi che di mani, subisce un trauma, e la sua gravità è direttamente proporzionale al trauma stesso.

Leggi questa pagina per scoprire tutto sull’ematoma subungueale: come accade, come si diagnostica e quello che può essere fatto per farlo guarire.

Che cos’è l’ematoma subungueale?

Un ematoma (dal greco αἷμα -ματος cioè “sangue" ed -oma, suffisso medico per “gonfiore”) è una raccolta di sangue, o meglio un suo riversamento in un tessuto a seguito della rottura dei vasi sanguigni ad esso adiacenti, che causa un gonfiore e una tumefazione della zona.

L’ematoma è causato da un trauma, più o meno violento, che un tessuto irrorato dal sangue può subire.

Pressoché qualsiasi zona del corpo può subire dunque gli esiti di un ematoma, ma parlando delle unghie, un tessuto non vascolarizzato in quanto composto da cheratina particolarmente indurita, il versamento di sangue può colpire il letto ungueale, cioè dove la lamina dell’unghia poggia sulla pelle.

In questo caso, si parla più propriamente di ematoma subungueale, che è sempre la diretta conseguenza di un trauma compressivo: un urto, un pestaggio, un qualsiasi incidente che ha danneggiato i vasi sanguigni sotto il letto ungueale e ne ha provocato la rottura, con relativo versamento di sangue.

Perché l’unghia del piede che ha subito un trauma diventa nera?

L’ematoma subungueale si manifesta, come detto poco in alto, a seguito di un trauma che ha danneggiato i vasi poco sotto la lamina dell’unghia, ovverosia adiacenti al letto ungueale.

Tale letto ungueale è un sottile strato di collagene, elastico ma resistente, che tiene incollata l’unghia al derma sottostante.

Sebbene il letto ungueale non sia vascolarizzato, il derma sotto di esso lo è, e quindi eventuali traumi o iper-pressioni possono danneggiare arteriole e venule che ne garantiscono la sussistenza dei tessuti.

Gli esempi di incidenti che possono portare la famoso ‘sangue pesto’, cioè l’ematoma subungueale, sono pressoché infiniti:

• Un peso che cade sul piede;
  
• Una contusione dovuta all’attività fisica, ad un’attività lavorativa, anche ad un banale incidente casalingo (si pensi, ad esempio, agli urti su spigoli di letti e mobili);
  
• Una ‘pestata’ accidentale sui mezzi pubblici, o durante un concerto, o anche semplicemente passeggiando in una strada trafficata;
  
• Una porta o una portiera di un’auto chiusa malamente, ecc.

Ci vuole un po’ di tempo affinché il sangue del riversamento coaguli e formi l’ematoma, dalla tipica colorazione molto scura, a volte completamente bluastra o nera (segno della coagulazione totale del sangue).

La formazione dell’ematoma è quasi sempre accompagnata da grande dolore del dito danneggiato, e questo perché il sangue, coagulando sotto la lamina, non ha uno sfogo esterno, dando la tipica sensazione di dolore pulsante, molto simile a quella di ascesso.

Quali sono i sintomi dell’ematoma subungueale?

Il sintomo che l paziente avverte immediatamente, e fin troppo bene, è il grande dolore al dito che ha subito il trauma, che rimane sempre estremamente dolente anche dopo le fasi iniziali più acute.

L’ematoma si forma, abbastanza rapidamente, nelle ore successive al trauma, e raggiunge solitamente il massimo gonfiore e dolorabilità entro le prime 48 ore dall’incidente.

L’unghia lentamente diventa scura, ma in realtà l’unghia (trasparente) non cambia affatto di colore, bensì è il letto ungueale sotto che lo fa, diventando bluastro o totalmente nero, segno del coagulo del sangue versato.

L’ematoma può riguardare una parte dell’unghia o addirittura tutta la stessa, a seconda della gravità del trauma.

Se il versamento di sangue dell’ematoma è grande, non è raro che possa avvenire un sollevamento o addirittura un distaccamento dell’unghia: un evento quasi sempre molto doloroso per il paziente, che peraltro lo spaventa a morte e lo spinge a cercare aiuto medico immediato.

Il dolore pulsante, tipico dell’ematoma, nei casi non gravi si risolve spontaneamente entro pochi giorni, seguendo il naturale riassorbimento del sangue versato.

Traumi di grave entità possono ovviamente avere un decorso ben peggiore, e possono manifestarsi continua emorragia dell’unghia lesionata, fuoriuscita di pus (nel caso vi sia una complicanza batterica), comparsa di febbre, sempre per via dell’eventuale infezione.

Come si può curare un ematoma subungueale?

La terapia per l’ematoma subungueale è direttamente proporzionale al danneggiamento dell’unghia, o meglio: del derma sotto di essa, del suo letto ungueale e, non meno importante, della sua matrice.

Casi di piccola o media gravità non richiedono terapie specifiche: l’ematoma si riassorbirà da solo, seppur in un tempo più o meno lungo, senza lasciare danneggiamenti evidenti all’unghia.

Sono questi i casi più comuni, che richiedono solamente attesa e, all’occorrenza, l’applicazione di ghiaccio e una piccola terapia antidolorifica (esclusivamente palliativa).

Casi più importanti possono richiede altra terapia, più invasiva.

Nel caso di sollevamento dell’unghia e di continuo dolore pulsante, di solito viene dato sollievo al paziente facendo fuoriuscire il sangue versato, per mezzo di un piccolo foro nell’unghia eseguito da un Medico.

Nel caso vi sia un parziale distaccamento della lamina, il Medico può intervenire (in anestesia locale) provvedendo alla rimozione totale della stessa, che facilita la guarigione permettendo una più rapida ricrescita dell’unghia dalla sua matrice.

Sempre nei casi rilevanti e senza intervento medico, spesso l’unghia cade spontaneamente dopo qualche mese, poiché la nuova unghia ‘spinge’ in esterno quella vecchia, facendola dunque staccare.

Solo nei casi molti gravi, in cui vi è un danneggiamento non solo dei vasi sotto il letto ungueale, ma anche della matrice dell’unghia, si può assistere ad una deformazione permanente della stessa, che tenderà a ricrescere dismorfica.

In quel caso, a seconda dell’eventuale disagio riportato dal paziente, il Medico può anche proporre l’asportazione tout-court della matrice dell’unghia.

In quanto ricresce un’unghia danneggiata da un ematoma subungueale?

Nei casi non gravi, in cui l’evento traumatico ha creato un ematoma subungueale ma non ha danneggiato la matrice dell’unghia, la prognosi di ricrescita è sempre benigna.

Le unghie delle mani ricrescono totalmente incirca sei mesi, mentre quelle dei piedi in circa un anno.

Come si diagnostica un ematoma subungueale?

La diagnosi dell’ematoma dell’unghia del piede è squisitamente clinica, e viene effettuata con una visita podologica.

A corredo, sebbene sia un evento piuttosto raro, il Medico può prescrivere una radiografia, particolarmente utile in caso si sospetti di una frattura all’osso del dito dell’unghia.

Quando rivolgersi al Medico in caso di ematoma subungueale?

Traumi di piccola entità, che hanno causato ematomi di altrettanto piccola entità, generalmente non richiedono cure mediche specialistiche.

L’applicazione del ghiaccio (a periodi alternati) e di un leggero bendaggio è sufficiente a lenire il dolore, che passerà comunque spontaneamente dopo qualche giorno.

Invece, traumi importanti, che causano un sanguinamento copioso o un’ematoma di grande rilievo (con sollevamento o distaccamento parziale o totale dell’unghia) richiedono sempre una visita medica con cure adeguate, sia per impedire eventuali infezioni batteriche che per lenire il grande dolore che, solitamente, traumi del genere comportano.

Danneggiamenti importanti del letto ungueale o della matrice poi generalmente necessitano di Chirurgia, anche ricostruttiva, per evitare il più possibile la non ricrescita corretta dell’unghia, nonché fermare l’eventuale emorragia.

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